Come la valutazione può far rima con collaborazione

di FABRIZIO REINA

Docente di scuola secondaria di II grado

Formatore di Impara Digitale

Presentazione

Raccontati in un tweet (max 140 caratteri)

Insegnante di chimica e scienze nella scuola secondaria di II grado, padre di 3 figli (tutti maschi!), appassionato di tecnologie digitali, giochi, ambiente.

 

Ispirazione

Quali visionari o quali esperienze personali, vicine e lontane, ti hanno formato e ispirano il tuo lavoro quotidiano?

Difficile dire chi ha guidato la mia formazione, sicuramente tante persone, tra tutte Lord Baden Powell, data la mia lunga frequentazione dello scoutismo, dagli 8 ai 32 anni. Leggo tanto, anche se non ricordo chi ha detto cosa: ogni volta mi rimane attaccato qualche pezzo che va a comporre un mosaico. Uno che invece ricordo senza difficoltà è Don Milani.

Una fonte d’ispirazione degli ultimi anni sono le TED conference e alcuni blog di insegnanti americani.

 

Innovare, tutti i giorni

In poche parole, qual è il metodo didattico che orienta e contraddistingue le tue azioni di insegnante, quotidianamente?

Utilizzo già da alcuni anni un particolare sistema di valutazione per cui il voto di ciascuno studente è influenzato dal risultato del compagno di studio. All’inizio dell’anno i ragazzi sono abbinati  due a due e la coppia così creata deve seguire le lezioni, studiare e prepararsi per le verifiche sempre insieme.

L’idea è che ciascuno si senta responsabile della preparazione del compagno: chi fa fatica o studia meno, è spronato a dare di più; chi fa meno fatica è motivato a  preoccuparsi che il compagno stia attento in classe e studi, perché il proprio voto dipenderà anche da questo. Questa impostazione diventa uno stimolo ad incontrarsi il pomeriggio, studiare insieme, incoraggiarsi, anche richiamandosi vicendevolmente durante le lezioni.

I risultati sono molto positivi, il clima in classe è di grande collaborazione e partecipazione, gli studenti sono contenti di lavorare insieme e riesco a cogliere spesso spunti per discutere con i ragazzi delle questioni più profonde: perché studiare? Cosa vuol dire “valutare”? Cos’è il voto? Cosa significa “responsabilità”? E “prendersi cura”?

 

Che classe!

Descrivi la tua aula, gli arredi, gli strumenti, le eventuali dotazioni digitali

L’aula è attrezzata con un videoproiettore e amplificazione: tutti dispongono di un tablet; c’è una whiteboard con pennarelli cancellabili che funge anche da schermo di proiezione; le pareti vengono utilizzate per appendere schemi, mappe concettuali, glossari sugli argomenti trattati in quel momento. Un calendario permette di avere sott’occhio gli appuntamenti e le scadenze legate a verifiche, consegne e e progetti.

L’utilizzo degli strumenti digitali affianca, e non sostituisce, quelli più tradizionali: l’idea alla base è considerare l’efficacia specifica di ciascuno strumento in relazione all’attività da svolgere.

 

Alunni competenti al centro

Raccontaci un’esperienza didattica nella quale hai potuto osservare la crescita e le competenze “agite” dei tuoi alunni

Al termine di una Unità di Apprendimento (UDA) sull’acqua, abbiamo organizzato una raccolta fondi, per finanziare un progetto finalizzato alla costruzione di pozzi in paesi con difficoltà di accesso all’acqua sicura: i ragazzi hanno realizzato inviti cartacei, locandine, video e attività concrete per sensibilizzare i genitori sull’argomento e promuovere il progetto di raccolta fondi.  Insomma, competenze in azione al servizio della comunità!

 

Zoom sui ferri del mestiere

Di quale strumento o risorsa digitale non puoi fare a meno nel tuo lavoro? Con quali modalità lo utilizzi? Quali le potenzialità, le ricadute formative, le possibili criticità?

Uno strumento che sicuramente consiglierei di utilizzare è Playposit, una piattaforma gratuita che permette di arricchire l’esperienza di visione di un filmato pubblicato su Youtube. In maniera molto semplice è possibile aggiungere delle domande a risposta multipla o aperte, disegnare sul video stesso, affiancare al video slide di approfondimento. Questo strumento è molto utile per guidare gli studenti  proponendogli sia attività che aiutino a focalizzare gli elementi chiave del video che domande per valutare il livello di comprensione del messaggio. Nella modalità “live”, pensata per la proiezione collettiva in classe, i ragazzi rispondono alle domande direttamente dai loro dispositivi; esiste anche la possibilità di inserire delle domande in diretta, per andare incontro alle esigenze di valutazione che sorgono su argomenti non “preventivati”.

Consiglio questo strumento perché è semplice e rapido da utilizzare, coinvolgente, adatto a qualsiasi device.

 

Condivisione

Studenti, famiglie, colleghi. Chi sono le persone con le quali condividi idee, progetti, metodi, esperienze, dubbi?

Anche se non è sempre semplice, ritengo fondamentale la condivisione del metodo di valutazione con le famiglie, illustrando con chiarezza le motivazioni delle scelte alla base del nostro progetto educativo.

In classe è fondamentale dare spazio al confronto con gli alunni, occasione utile per rafforzare il senso di appartenenza al gruppo, analizzando insieme dinamiche relazionali positive e negative, dando spazio al racconto di storie di successo come ai piccoli fallimenti interpretandoli come preziosi, e inevitabili, momenti di crescita.

 

Futuro

Come immagini la scuola che sarà?

Una scuola aperta, colorata, coinvolgente, che valorizzi le proposte e le sperimentazioni degli insegnanti, capace di interpretare i cambiamenti della società e di preparare cittadini del futuro critici e capaci di agire per il bene comune.