Conoscere la visione europea per l’istruzione digitale per vivere un coinvolgimento attivo #DEAP #DigComp

Appunti dagli Stati Generali della Scuola Digitale 2022

Contributo a cura di Sandra Troia docente 4°Istituto Comprensivo D. Costa – Augusta; membro del gruppo di esperti della Commissione europea sulla lotta alla disinformazione e la promozione dell’alfabetizzazione digitale attraverso l’istruzione e la formazione; esperta per la  Commissione Europea per  l’attuazione dei gruppi di lavoro sulle competenze digitali – Horizon Digital Competences Working Groups; consulente nell’ambito del progetto European Digital Skills Certificate Feasibility Study (EDSC).

 

Siamo entrati nel vivo del processo di attuazione del Piano europeo d’azione per l’istruzione digitale 2021-2027. Per tutti coloro che abitano l’ecosistema della scuola la sua conoscenza è fondamentale per comprendere la visione strategica a lungo termine di questa iniziativa politica dell’Unione europea e partecipare attivamente. Essa, in estrema sintesi, punta ad uno sviluppo sostenibile ed efficace dei sistemi di istruzione e formazione degli Stati membri dell’UE nell’era digitale. In particolare, mette a fuoco l’importanza di una cooperazione a livello dell’UE in materia di istruzione digitale per favorire l’incremento della qualità e della quantità dell’insegnamento relativo alle tecnologie digitali, della digitalizzazione dei metodi di insegnamento e delle infrastrutture per l’apprendimento a distanza.

Nel Piano sono, infatti, individuati due settori prioritari: “lo sviluppo di un ecosistema altamente efficiente di istruzione digitale” e “il miglioramento delle competenze e delle abilità digitali”. Tali settori si declinano, a loro volta, in “Azioni” specifiche ma interconnesse.

Prenderemo in considerazione in questa sede, in particolare, tre Azioni afferenti alla Priorità 2: migliorare le competenze e le abilità digitali per la trasformazione digitali.

La selezione non è casuale. Fanno riferimento a temi, modelli e orientamenti chiave di una scuola digitale ed europea. Conoscerne finalità ed esiti può consentire una partecipazione all’attuazione del Piano che si fondi sull’attività scolastica quotidiana e su un’apertura ad un dibattito di respiro europeo.

Le Azioni su cui ci soffermeremo sono:

  • Azione 7: Orientamenti comuni per gli insegnanti e gli educatori volti a promuovere l’alfabetizzazione digitale e a contrastare la disinformazione attraverso l’istruzione e la formazione
  • Azione 8: Aggiornare il quadro europeo delle competenze digitali per includervi le competenze in materia di IA e di dati
  • Azione 9: Certificato europeo delle competenze digitali (EDSC)

Partiamo con una domanda: in che modo un esito del DEAP (Digital Education Action Plan) può entrare concretamente nella pratica didattica di un/a docente?

È presto detto se parliamo di educazione civica e di saper “analizzare, confrontare e valutare in maniera critica la credibilità e l’affidabilità delle fonti dei dati, delle informazioni e dei contenuti digitali; analizzare, interpretare e valutare in maniera critica dati, informazioni e contenuti digitali” (DigComp competenza 1.2 Valutare dati, informazioni e contenuti digitali).

La diffusione della disinformazione e dei contenuti non attendibili mette a dura prova le nostre democrazie e il benessere dei cittadini. Passa per l’esperienza quotidiana di tutti gli abitanti dell’infosfera l’essere entrati in contatto con contenuti classificabili come misinformazione o disinformazione. Una sfida in più, e non banale, per i docenti chiamati a consolidare e potenziare le competenza digitale dei nuovi cittadini digitali. Con l’insegnamento obbligatorio dell’educazione civica (nucleo cittadinanza digitale) infatti si opera affiché gli studenti siano in grado di individuare le informazioni corrette o errate, anche nel confronto con altre fonti.

La disinformazione è un’arma sempre più spesso utilizzata per mettere fuori gioco la capacità di prendere decisioni informate o per ostacolare la libertà di espressione; è un’informazione falsa creata e diffusa intenzionalmente per ingannare le persone; minaccia la fiducia nelle istituzioni e nei media, mette a rischio le elezioni politiche e le Istituzioni democratiche.

Il prodotto elaborato nell’ambito dell’Azione 7 del Piano europeo d’azione per l’istruzione digitale 2021-2027 “Gli orientamenti per gli insegnanti ed educatori volti  a contrastare la disinformazione e promuovere l’alfabetizzazione digitale attraverso l’istruzione e la formazione”, di recente reso disponibile anche in lingua italiana, è un strumento pratico ed agile. È rivolto in particolare agli insegnanti e gli educatori che operano nella scuola primaria e secondaria e fornisce riferimenti concreti per promuovere la conoscenza in materia di disinformazione, per guidare ad un uso responsabile e sicuro delle tecnologie digitali e ad una comprensione più ampia dell’alfabetizzazione digitale.

Il testo supporta i docenti con un’articolata proposta di piani di attività, suggerimenti, consigli su come utilizzare le tecnologie digitali in modo responsabile e su come valutare le competenze degli studenti in materia di alfabetizzazione digitale (in linea con il modello DigComp).

Non si tratta di un prodotto chiuso da seguire obbligatoriamente e alla lettera. È, piuttosto, un punto comune di partenza da cui i docenti posso partire per poi adattarlo agli specifici bisogni degli studenti e del contesto. Inoltre, va considerato che esso può essere utilizzato per la conduzione di esperienze dentro e fuori dalla scuola da parte di tutti i soggetti che compongono la comunità educante (quindi anche genitori, psicologi, bibliotecari scolastici, membri della società civile, ecc.).

La struttura e l’impaginazione ne facilitano la consultazione. I riquadri verdi sono consigli pratici per l’insegnamento e l’apprendimento; i riquadri blu contengono piani di attività per l’insegnamento; quelli arancioni forniscono i punti di riflessione; i riquadri rossi sono “note di prudenza” su temi/argomenti che richiedono, per essere presentati e discussi in modo adeguato, una maggiore preparazione ed approfondimento. È una risorsa gratuita da selezionare e tenere nella cassetta degli attrezzi anche con l’idea di promuoverla ed implementarla.

Passando all’Azione 8 (Aggiornare il quadro europeo delle competenze digitali per includervi le competenze in materia di IA e di dati) cerchiamo di rispondere a questa domanda: Questa azione interessa e tocca in modo diretto i docenti? Non c’è da avere dubbi. I docenti sono coinvolti direttamente con un duplice ruolo: quello di cittadini e quello di professionisti dell’istruzione (progettisti/facilitatori/valutatori). Il “quadro europeo delle competenze digitali” a cui ci si riferisce è il DigComp, ovvero il modello utilizzato per descrivere le competenze digitali di tutti i cittadini e, non dimentichiamolo, degli studenti. Un aggiornamento così significativo del DigComp, cuore dell’Azione 8, coinvolge i docenti in prima persona sia considerando la prospettiva personale sia considerando la prospettiva professionale. La conoscenza dell’aggiornamento 2.2 del DigComp è funzionale alla definizione di una strategia di aggiornamento continuo e alla definizione di esperienze di apprendimento che risultino in linea con i nuovi bisogni dell’era digitale.

Anche l’Azione 8 ha dato luogo ad un esito concreto: l’aggiornamento del DigComp alla versione 2.2 con l’inclusione di esempi di conoscenze, abilità e atteggiamenti per tutte le 21 competenze e con riferimenti specifici all’Intelligenza Artificiale (IA) e all’uso dei dati. Sono 259 esempi validati, più quelli selezionati per documentare il processo di consultazione realizzato, che possono guidare il docente ad una comprensione più profonda delle singole competenze del Quadro e ispirare la progettazione di innovative esperienze di apprendimento.

Con la pubblicazione del DigComp 2.2 l’Azione 8 può considerasi conclusa? Certamente no. Rimane attiva la richiesta di fare in modo che tutti i cittadini siano in grado di utilizzare con dimestichezza, senso critico e responsabilità le tecnologie digitali guidate dai sistemi di IA. Il processo per migliorare la comprensione dell’IA, delle sue potenzialità e dei suoi limiti è appena avviato. È necessario un allargamento delle competenze in questo ambito che deve interessare anche i giovani e giovanissimi cittadini delle scuole.

Nel DigComp 2.2 si affronta il tema dell’interazione dei cittadini con i sistemi di intelligenza artificiale piuttosto che la conoscenza dell’intelligenza artificiale in sé. Si punta ad accrescere il livello di consapevolezza per favorire una maggiore sensibilità nei confronti di potenziali problemi legati alla protezione dei dati e della privacy, all’etica, ai bias.

Nel processo di aggiornamento 2.2 sono stati formulati oltre 70 esempi di conoscenze, abilità e atteggiamenti relativi ai cittadini che interagiscono con i sistemi di IA. Inoltre, è stata inserita un’appendice dedicata all’IA. In essa sono contenuti gli esempi raggruppati in modo tematico: A. Cosa fanno e cosa non fanno i sistemi di Intelligenza Artificiale?; B. Come funzionano i sistemi di Intelligenza Artificiale?; C. Quando si interagisce con i sistemi di Intelligenza Artificiale; D. Le sfide e l’etica dell’Intelligenza Artificiale; E. Attitudini riguardanti l’azione umana e il controllo. Si evidenzia che tali esempi non posso essere considerati come un curriculum pronto per l’insegnamento dell’IA in quanto tale poiché non contengono alcuni temi e argomenti ad esempio: cos’è l’IA, la storia dell’IA, i diversi tipi di IA. Tuttavia da essi si può partire per definire un curriculm completo.

Parlando di IA e docenti non è possibile non fare un breve riferimento anche all’Azione 6: Intelligenza artificiale e utilizzo dei dati nell’istruzione e nella formazione. Le potenzialità dell’IA interessano anche gli ambiti dell’istruzione e della formazione coinvolgendo direttamente gli studenti e tutto il personale scolastico. Si pensi ad un utilizzo dell’IA per contribuire alla riduzione dell’abbandono scolastico, per le difficoltà di apprendimento,  per esperienze di apprendimento personalizzate. La Commissione europea ha elaborato e pubblicato degli Orientamenti etici per gli educatori sull’uso dell’intelligenza artificiale e dei dati nell’insegnamento e nell’apprendimento. Anche in questo caso, si tratta di un sostegno e una guida pensato  principalmente per gli insegnanti delle scuole primarie e secondarie e con poca o nessuna esperienza pregressa nell’utilizzo dell’IA.

Per concludere questo breve percorso informativo sul DEAP rivolgiamo l’attenzione al Certificato europeo delle competenze digitali (EDSC) – Azione 9 mantenendo come filo rosso il DigComp.

Com’è noto, in Italia e in Europa è presente un’articolata varietà di sistemi di formazione e certificazione delle competenze digitali elaborati da organizzazioni e governi e il riconoscimento tra ambiti e/o Paesi diversi risulta spesso difficile. Per questo la Commissione europea sta valutando di mettere a punto un certificato europeo delle competenze digitali (EDSC) basato sul quadro europeo delle competenze digitali DigComp.

L’idea è quella di un certificato europeo in grado di garantire requisiti di qualità condivisi, di migliorare la trasparenza e il riconoscimento delle certificazioni delle competenze digitali da parte dei governi, dei datori di lavoro in tutta Europa. L’EDSC dovrebbe consentire alle persone di indicare il loro livello di competenza digitale corrispondente ai livelli di padronanza DigComp e prevedere un sistema che sia complementare e non sostituisca i sistemi di certificazione delle competenze digitali già esistenti (nazionali o internazionali).

Per perseguire questo scopo è in atto uno studio di fattibilità ed un processo di consultazione (edsc-consultation.eu), aperto a tutte le parti interessate, con l’obiettivo di  esaminare diversi scenari per il certificato europeo delle competenze digitali, di individuare i sistemi di certificazione delle competenze digitali già esistenti in Europa, di far emergere il valore aggiunto di un certificato europeo e il modo in cui potrebbe facilitare il riconoscimento delle competenze digitali in Europa.

Anche in questo caso i docenti possono agire come protagonisti, partecipare attivamente alla consultazione e al dibattito in corso (edsc-consultation.eu/register), collaborare secondo lo spirito del DEAP aprendosi alla dimensione europea e al confronto con attori diversi da quelli che abitualmente frequentano il contesto scolastico.

La scuola è laboratorio di innovazione. L’innovazione non passa solo attraverso nuovi strumenti e nuovi ambienti; occorre voler abitare analogico e digitale con curiosità, apertura al confronto, partecipazione attiva, competenze sempre aggiornate che ci abilitino ad immaginare e realizzare un futuro sostenibile.