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La Startup Model Board (SMB) è uno strumento inedito di visual storytelling per comunicare qualunque progetto di business attraverso le immagini.
È nata in ambito didattico ma ha già trovato riscontri positivi tra imprenditori e stratupper: è facile, immediata e innovativa.
Caterina Stefanazzi, docente di Lettere e blogger, e Simona Michelon, docente di Economia e coach di She Means Business, hanno ideato la SMB in un’ottica di Design Thinking per aiutare i loro imprenditori o aspiranti tali a mettere a fuoco e a raccontare la loro idea di impresa.
È nato così uno strumento didattico trasversale e multidisciplinare che concilia i principi dell’economia aziendale con l’approccio creativo del visual storytelling: la SMB.
Sono cinque le fasi di sviluppo di un progetto di Design Thinking: empatia, definizione, ideazione, prototipazione e testing.
1. L’empatia (osservazione e coinvolgimento)
Gli studenti di due corsi, Economia aziendale e Personal branding, hanno ricevuto la consegna di progettare e promuovere una start-up simulata. Nell’esposizione della loro idea la maggior parte faticava a esporre con chiarezza e rapidità i contenuti del progetto di business, nonostante l’utilizzo di strumenti di facilitazione come il Business Mdesignodel Canvas.
Le nuove strategie di presentazione (si pensi agli elevator pitch) richiedono infatti un’esposizione rapida, chiara ed efficace: un modello di business tradizionale, per quanto utile nella fase progettuale, manca di immediatezza.
2. La definizione del problema
Dalle osservazioni dei ragazzi è emersa l’esigenza di uno strumento innovativo, agile e immediato per semplificare, senza banalizzarla, la comunicazione di un progetto imprenditoriale.
3. L’ideazione
L’immagine, più della parola, è linguaggio condiviso, accessibile a tutti, immediatamente decodificabile. Perché un’impresa sappia raccontarsi con empatia ed efficacia una board diventa più utile di un canvas perché dà vita a un percorso narrativo per immagini, che traduce in fotografie gli elementi focali del progetto d’impresa.
La SMB risponde a esigenze diverse: è strumento di ispirazione per l’impresa, che si vede stimolata a riflettere su di sé e a tradurre idee e concetti in immagini; è strumento di comprensione e di fidelizzazione per l’utenza reale e potenziale; è utilissima nei pitch, quando in pochi minuti si deve comunicare tutto e bene.
4. Prototipazione
Com’è strutturata? Si tratta di una griglia digitale di sei celle, in ognuna delle quali campeggia una sola immagine: eccola qui! (al link trovate la versione interattiva dell’immagine)
Il sito della Startup Model Board, in aggiornamento ma già consultabile, è qui.
5. Il test
Mettere alla prova il prototipo è stato essenziale per verificarne la corrispondenza ai bisogni degli utenti: si è deciso di testare la SMB non solo con un campione di studenti ma anche con imprenditori e startupper.
La realizzazione della SMB è stata proposta come esercitazione agli studenti, che hanno ottenuto risultati sorprendenti: tutti sono riusciti a mettere a fuoco la loro idea e l’hanno esposta, grazie alla SMB, in pitch di 3 minuti. Altri si sono cimentati nella costruzione della SMB di grandi aziende, come la APPLE.
La SMB della Apple, realizzata dagli studenti di quarta superiore di un istituto professionale.
Una piacevole sorpresa è stata l’accoglienza del progetto da parte degli imprenditori che volontariamente hanno aderito alla proposta di utilizzare la board come strumento per comunicare il loro business. Sono nate tavole di narrazione dell’impresa che hanno stupito gli stessi realizzatori.
Gli imprenditori coinvolti (circa una cinquantina) si sono detti soddisfatti della realizzazione della board perché, hanno riferito, sono stati stimolati a riflettere sulla propria attività e sul proprio ruolo al suo interno, traducendo poi i pensieri in immagini.
Conclusioni
I risultati ottenuti non solo sono incoraggianti ma aprono all’utilizzo della SMB in due ambiti collimanti: quello della formazione e quello dell’impresa.
L’intento è duplice e sfidante: si vuole diffondere e disseminare la SMB nei contesti scolastici e aziendali perché diventi strumento condiviso nella costruzione e nell’interpretazione.
Ci auguriamo che la sua diffusione disveli le sue potenzialità come modalità di supporto alla narrazione d’impresa.
Bibliografia e sitografia
Fontana, A.: Storytelling d’impresa. La guida definitiva. Milano, Hoepli (2017).
Kramer, B.: Human to Human: H2H. Waldorf Pub (2017).
Maltagliati, V.: Elevator pitch. Manuale per start up. Nest Editore (2011).
Martin, R.: The Design of Business: Why Design Thinking Is the Next Competitive Advantage. Harvard Business Press (2009).
Osterwalder, A., Pigneur, Y.: Business Model Generation: A Handbook for Visionaries, Game Changers, and Challengers. John Wiley & Sons Inc (2010).
Porter, M.: Competitive advantage: creating and sustaining superior performance. Free Press, New York (1985).
Smorti A.: Il pensiero narrativo. Costruzione di storie e sviluppo della coscienza sociale, Giunti, Firenze (1994).
https://www.bcg.com/
https://www.canva.com/
http://www.designbetter.co/design-thinking
https://designthinkingforeducators.com/