Cristina Menzio insegna nella scuola primaria statale dal 1985, dopo aver frequentato giovanissima la facoltà di Magistero. Nel 2011 consegue la laurea in “Programmazione e gestione delle istituzioni educative, scolastiche e formative”, con una tesi sul “Bilancio sociale nella scuola”. Nel 2014 si trasferisce a Desenzano del Garda presso la scuola primaria “Luigi Laini”, dove lavora da quattro anni con colleghi motivati e orientati all’innovazione, in un ambiente ricco di risorse. In questo contributo ci illustra i risultati della sua sperimentazione di un nuovo ambiente di apprendimento: l’aula tematica
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Insegno da trentadue nella scuola primaria e ho sempre avuto come obiettivo il ben-essere dei miei alunni. Non ho mai smesso di studiare, aggiornarmi, cercare le soluzioni didattiche ed educative più adatte ai bambini che avevo di fronte, evitando quindi prodotti o procedure standard, uguali per tutti. In quest’ottica ho affrontato lo studio e l’uso delle tecnologie nella didattica, diventando “E-tutor per l’uso didattico della LIM”, e ho avuto nelle mie classi strumenti digitali dal 1996.
In questi ultimi anni insegno in una scuola ad alto patrimonio tecnologico, in quanto a device e a materiali, ma dove non sempre la didattica e la formazione dei docenti ha avuto uno sviluppo sincrono a quello delle dotazioni tecnologiche. Serpeggiava quindi, tra alcuni docenti, un certo senso di incompiutezza, che rendeva il lavorare in classe piuttosto faticoso e poco soddisfacente. Per questo due anni fa, io e un gruppo di colleghi ci siamo sentiti in dovere di modificare l’organizzazione degli spazi e di conseguenza la nostra didattica, non solo per sfruttare al meglio le risorse a disposizione, ma anche per fornire ai nostri alunni un ambiente più stimolante e vicino alla realtà quotidiana.
PERCHE’ CAMBIARE?
- Per offrire un ambiente che crei ben-essere nei bambini e negli insegnanti.
- Per offrire una didattica motivante, capace di rispondere alle esigenze degli alunni di oggi.
- Per insegnare, valorizzando la scoperta e la collaborazione tra pari.
- Per coltivare i talenti e sviluppare tutte le potenzialità dei bambini.
Il gruppo ha individuato le seguenti parole-chiave, quali cardini del progetto:
- autonomia
- responsabilità
- condivisione
- comunicazione
- scoperta
- riflessione
intese come aspetti da potenziare, migliorare e promuovere negli alunni, ma anche tra il corpo docente, affinché non vadano perse idee, progetti ed attività, che spesso la scuola e gli insegnanti non sanno valorizzare.
Obiettivi correlati:
- Incrementare l’autonomia degli alunni e il senso di responsabilità verso lo studio e verso l’ambiente scolastico.
- Rendere l’ambiente scolastico accogliente e familiare.
- Imparare a condividere materiali, risorse, strategie.
- Innovare la didattica, offrendo modalità diverse e flessibili di lezione ed attività.
- Sperimentare situazioni di apprendimento attivo, in cui i bambini siano protagonisti del loro apprendimento.
L’AZIONE SULL’AMBIENTE-AULA
Prendendo spunto dai progetti della Classe Scomposta e del DADA (Didattica per Ambienti Di Apprendimento), consapevoli che comunque i nostri alunni, per le caratteristiche proprie del nostro livello scolare, fossero già abituati a vivere la scuola in maniera più aperta di quanto non avvenga nella scuola secondaria, abbiamo scelto di avviare il Progetto “AULE TEMATICHE” partendo da un riorganizzazione fisica degli spazi-aula, creando appunto aule disciplinari.
Il nostro motto è stato “Dalla mia aula alla NOSTRA aula”, privilegiando cioè l’aspetto della condivisione di uno spazio, in cui i bambini fossero protagonisti ed organizzatori.
In breve:
- l’ambiente-aula diventa spazio flessibile; gli arredi vengono spostati dagli stessi alunni secondo necessità; viene superata la sistemazione classica per linee orizzontali e verticali;
- la classe si trasforma in aula tematica, organizzata per discipline, con i materiali in bella vista e facilmente accessibili a tutti;
- il materiale personale è a disposizione di ogni bambino nell’aula giusta e nel posto assegnato, dove lo ritrova ogni giorno;
- nell’aula si condividono i materiali che poi ognuno ripone nell’apposito spazio. Tutto è di tutti e va salvaguardato;
- la condivisione incrementa il senso di responsabilità individuale verso gli oggetti e verso le persone.
Nelle “aule tematiche” (solitamente due per ogni modulo) i bambini si muovono e si alternano secondo l’orario di classe (quindi almeno due gruppi di bambini ruotano sulla stessa aula). Nell’aula i bambini trovano i materiali relativi alle discipline insegnate; l’insegnante sorveglia gli spostamenti e fornisce agli alunni materiali da usare anche in autonomia, predispone gli strumenti e permette a tutti l’accesso alle risorse tecnologiche.
AULE TEMATICHE E TECNOLOGIE
Nella nostra scuola ogni aula è dotata di una LIM e di un notebook, di una stampante e a volte di una postazione con un computer fisso. Inoltre nel corso degli ultimi due anni la scuola ha ricevuto un notevole numero di tablet e si è creato uno spazio in cui gli alunni possono usufruire sia di questi strumenti sia di postazioni fisse e di una LIM, oltre che di sedute comode e facilmente spostabili. Il progetto quindi, tenendo conto di ciò, ha promosso tra i docenti coinvolti un processo di innovazione e formazione per implementare sempre meglio le tecnologie nella didattica quotidiana.
Durante l’anno scolastico 2016/17 gli insegnanti coinvolti nel progetto (circa venti) hanno effettuato verifiche periodiche, condividendo strategie organizzative e didattiche. Hanno poi presentato al Collegio i primi risultati. Si è verificata una maggiore capacità di gestione e una più consapevole autonomia da parte di tutti gli alunni; una maggiore collaborazione ed un atteggiamento spontaneo di tutoring tra bambini con capacità diverse.
Per gli insegnanti è stato più facile organizzare l’aula, i materiali e creare zone “disciplinari” in cui i bambini ritrovano gli strumenti necessari alle loro attività; si sono incrementate le occasioni per le attività cooperative, stimolate anche dalla disposizione dei banchi e dall’abitudine a modificare il setting d’aula secondo necessità. In generale quindi il bilancio della sperimentazione è stato molto positivo, tanto che da quest’anno si è esteso il progetto a tutte le classi delle scuole primarie dell’Istituto comprensivo.
Una valutazione intermedia verrà effettuata in marzo.
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